Room # 003 - VITORIA

Per quanto breve, non si può certo dire che il nostro passaggio per Vitoria non sia degno di menzione. Ci ha accolto in una giornata di sole, sole che è stato riservato unicamente al nostro arrivo. Il mattino seguente infatti ha portato nuvole, pioggia e freddo (lo so che mi lamento sempre, ma passare da 38 a 14 gradi in un giorno, vi assicuro che è un bello shock). Ricorderò anche per molto tempo quello che definirei uno dei peggiori pasti della mia vita. L'albergo è situato in un area industriale, che sicuramente d'inverno sarà vivissima, ma che durante il periodo estivo sembra un villaggio fantasma hi-tech (giapponesi della foto a parte). Un enorme labirinto di viali e rotonde costeggiati da fabbriche ed uffici chiusi, tanto che la sera, avessimo avuto due macchine, ci saremmo dati alle gare clandestine, ma alla fine la macchina a noleggio e soprattutto il fatto che fosse l'unica che avevamo, ci hanno fatto desistire.
Comunque una sera abbiamo optato per l'unico posto che forniva cibo nell'intera area (Telepizza a parte) e senza accorgercene siamo finiti un una locanda per camionisti.
Avete presente quando entrate in un locale fumoso e pieno di gente ed in un istante scende il silenzio e tutti vi fissano con sguardi poco amichevoli? Beh, se la risposta è no, allora siete più fortunati di noi. Il tasso alcolico dei presenti era decisamente alto, e diciamo pure che il più piccolo di loro avrebbe potuto usarci tranquillamente come bastoni da passeggio (chi mi conosce sa che non sono esattamente, come dire... minuto?).
Una scorbuticissima cameriera ci ha decantato l'intero menu al ritmo con cui Bolt corre i 100 mt, ignorando i nostri lamenti e soprattutto il fatto che non capivamo una sola parola di quello che diceva, ed appena finito è restata muta, in attesa fissandoci negli occhi. Reputando che irritare la cameriera scorbutica di un locale di quel genere non fosse la più brillante delle idee, abbiamo ordinato assolutamente a caso, affidandoci alla fortuna. Onestamente non so che dire, magari la fortuna ci ha assistito ed il resto era (ancora) peggio, ma sicuramente non voglio sapere cosa erano quegli strani pezzi che galleggiavano nella zuppa di patate (sempre che fosse una zuppa di patate!!!). Tempo totale della cena, dall'ingresso nel locale "accogliente" all'uscita, sigaretta compresa: 25 minuti netti (e tanta voglia di un BigMac!).
Tornati in albergo sani e salvi, con la scusa di averla scampata, ci è toccato disinfettare i nostri maltrattati stomaci con abbondante Vodka, cosa che, detto tra noi, credo ci abbia anche salvato da incubi notturni legati alla cena e non...
Purtroppo siamo riusciti a visitare la non proprio vicina città solo l'ultimo pomeriggio, scoprendo la capitale Basca una cittadina medievale (nasce nel 1100) deliziosa, con vicoli che si inerpicano tra strette case ornate di Miradores, i caratteristici balconi a sporto. La passeggiata è stata molto piacevole, e finalmente seguita da un'abbondante e spettacolare cena in una piccola taverna.

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Even if too short, one can hardly say that our transition to Vitoria is not worthy of mention. We were welcomed into a sunny day, the sun was reserved only for our arrival. The next morning it brought clouds, rain and cold (I know I always complain, but from 38 to 14 degrees in one day, I assure you that it is a shock). I will remember for a long time what I would call one of the worst meals of my life. The hotel is located in an industrial area, which surely will be lively in the winter, but during the summer, looks like a ghost-hi-tech-town (Japanese in the photo are apart). A huge maze of alleys and round lined offices and closed factories, so that at night, if just we had two cars, we would be set on illegal races, but the rental car and the fact that it was the only one we had, made us give up.
However one night we opted for the only place that provide food in the whole area (Telepizza part) and, without noticing, we got one that was a sort of inn for truckers. Do you know when you come into a smoky room full of people and instantly falls silent and everyone is staring at you with looks unfriendly? Well, if the answer is no, then you are more fortunate than us. The rate of alcohol present was quite high, and add that even the smallest of them could easily use both us as walking sticks (who knows me knows that I am not exactly, shall we say ... minute?).
A very cantakerous waitress has praised the full menu at the rate that Bolt runs the 100 meters, ignoring our complaints and the fact that we did not understand a single word of what she said, and just finished has remained silent, staring in waiting eyes. Grounds that irritate the cantakerous waitress in a place like that was not the brightest of ideas, we ordered quite at random, trusting to luck. I honestly do not know what to say, maybe the luck helped us and the rest was (even) worse, but I really don't want to know what were those strange pieces floating in the potato soup (if it were a potato soup !!!). Total time for the dinner, from entering the "friendly" local to the escape, cigarette included: 25 minutes (and a great desire for a BigMac!).
Back in the hotel safe and sound, with the excuse of having survived it, we had to disinfect our abused stomachs with plenty of Vodka, which, between ourselves, I think that has also saved us from nightmares related to the dinner and not ...
Unfortunately we could visit the "nearby" town only the last afternoon, discovering the Basque capital as a delightful medieval town (born in 1100), with narrow streets that climbs up between houses adorned with Miradores , the characteristic balconies. The walk was very pleasant, and finally followed by abundant and spectacular dinner in a small tavern.
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Room # 301 - ZARAGOZA

Dopo un breve viaggio in mezzo al nulla, scoprendo che la maggior parte della Spagna è un'enorme altopiano totalmente secco d'estate, siamo arrivati a Zaragoza, nostra prossima tappa. Anche qua l'albergo non presentava particolari difficoltà, se non quella di essere anonimo e decisamente piccolo. Avrò pure scoperto l'uovo di Colombo, ma con questo lavoro sto giungendo alla conclusione che per quanto possa essere complicato realizzare un'immagine, per quanto possa essere complicato un set pieno di luci e di calcoli per la corretta esposizione, nulla potrà mai raggiungere la difficoltà di lavorare su un soggetto anonimo, banale e se vogliamo pure bruttino! Uno infatti ci può girare attorno quanto vuole, volendo buttarla sul tecnico, può anche cercare di inventarsi un set stile "Guerre Stellari", ma tirare fuori qualcosa di decente resta sempre complicato.
Abbandonando il lavoro, finiti gli scatti siamo andati a fare i "turisti" in giro per Zaragoza, città molto più turistica di quanto ci aspettassimo. Il problema è che dopo il primo impatto grandioso con il Santuario della Virgen Pilar, opera tanto barocca quanto grandiosa, il resto passa in secondo piano, compresa il Castillo de la Aljaferìa, meraviglioso ma totalmente isolato in un quartiere moderno. La sera, forse ormai troppo entrati nella parte dei turisti, abbiamo scoperto che anche noi italiani abbiamo le nostre catene di ristoranti in franchising, si chiama in fatti La Tagliatella ( Guardate qua ) e sostiene di essere un vecchio pastificio di Terni. Insomma ... sapori di casa nostra in giro per il mondo, con la solità aggiunta dello studio dei locali per dare una versione "da straniero" alle atmosfere di casa nostra. Devo confessare, comunque, che la pasta era al dente e buona (o la fame tanta!!!). Mi riprometto al più presto di pubblicare le foto su Flickr ed i video su YouTube....

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After a short trip to the middle of nowhere, discovering that most of Spain is a huge plateau completely dry in summer, we're arrived in Zaragoza, our next step. Even here the hotel was no major difficulty, but to be anonymous and very small. Will I also discovered the obvious solution, but with this job I'm concluding that it may be difficult to achieve an image, no matter how complicated a set full of lights and calculations for the correct exposure, nothing can ever be as difficult as of working on a subject anonymous, banal and even a little bit ugly!
In fact one can turn around and around as much as he want, wanting to throw it on the technician can also try to invent a set "Star Wars"'s style, but pull out something decent is always complicated.
Abandoning the work, finished the shots we went around Zaragoza as "tourists", a city much more touristy than we expected. The problem is that after the first impact with the grand Sanctuary of the Virgen Pilar, building as baroque as grand, the rest goes into the background, including Aljafería Palace, wonderful but totally isolated in a modern district. In the evening, perhaps too joined the party of tourists, we discovered that we Italians have our franchise restaurant chains, is called La Tagliatella ( Look at this ) and claims to be an old pasta factory in Terni. Well ... flavors of our house around the world, with the usual addition of the study of the ambient to give a version "from foreign" to the atmosphere of our house. I must confess, however, that the pasta was al dente and good enough (or I was so hungry !!!). I intend soon to publish the photos on Flickr and videos on YouTube ....
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Room # 330 - "It's an hard job!"

Rieccoci "on the road!"
Dopo un meraviglioso quanto TROPPO breve periodo di vacanza passato fra le montagne del Sud Tirolo, abbiamo ripreso le nostre tonnellate di valigie e siamo ripartiti alla volta della Spagna. Barcellona ci ha accolto con un ben-poco-ospitale schiaffo di caldo, con punte di 40 gradi ed un vento rovente che rendono assolutamente indesiderabile l'uscire dall'albergo. Quindi, concentrati sul lavoro ed ignorando il richiamo della città abbiamo lavorato sodo, tanto da finire praticamente con una giornata di anticipo.
Al che, da veri eroi, abbiamo deciso che mettersi a mollo era l'unica maniera per convincerci a smettere di abbracciare il condizionatore e, presi in prestito gli asciugamani dell'albergo, ci siamo diretti in spiaggia.
So che speravate di leggere nuove catastrofiche avventure, ma oggi tutto quello che posso raccontarvi è un lungo e refrigerante bagno, il resto del pomeriggio passato tra spiaggia ed acqua, una corsa sul lungo mare prima di cena (ho ancora male alle gambe!!!) ed una cena sulle ramblas a base di carne alla griglia... Purtroppo domani lasceremo Barcellona, a Zaragoza il mare non c'e' e pare faccia ancora più caldo, quindi non lamentatevi!

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Here we are, back on the road!
After a wonderful-but-TOO-short period of holidays in the mountains of South Tyrol, we have taken our tons of luggage and flight to Spain. Barcelona has received us with a not-so-hospitable-slap of hot, with peaks of 40 degrees and a hot wind that makes it highly undesirable the exit from the hotel.
Therefore, concentrated on the work and ignoring the call of the cities we have worked hard, as to finish with almost a day in advance.
So, as real heroes, we decided that have a bath was the only way to convince us to stop hugging the air conditioner, and borrowed the Hotel's towels, we headed for the beach.
I know that you all hope to read catastrophic new adventures, but now all I can tell you is a long and cooler bath, the rest of the afternoon passed between beach and water, a run on the beach before dinner (I have bad legs! ) and a dinner on ramblas made of meat grilled ... Unfortunately, tomorrow we leave Barcelona, in Zaragoza there's no sea and it makes even more heat, so do not complain there!
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Room # 612 - La Gare

Ed eccoci finalmente all'ultimo hotel in Parigi, Gare de l'Est.
Reduci da un'abbondante cena con il precedente direttore, innaffiata da alcool e seguita da una sveglia orribile alle 5.30 per fotografare la sala colazioni (ok, questa è la conferma definitiva che non ho più l'età per certe cose...), ci spostiamo in taxi con tutte le nostre valigie verso l'ultima meta.
L'albergo è un antico edificio di Parigi, con splendidi balconi e vetrate a piombo, ma quando arriviamo nessuna delle persone che ci erano state indicate come responsabili era presente, e siamo stati costretti a lavorare seguiti unicamente dal personale di servizio, gentilissimo certo, ma privo dell'autorità necessaria per essere di aiuto.
Il giorno prima della nostra partenza, finalmente abbiamo l'onore di conoscere la vice-direttrice. Naturalmente la cosa mi rendeva particolarmente nervoso, nessuno fino ad ora mi aveva abbandonato a me stesso, disinteressandosi totalmente del mio lavoro e saltando due appuntamenti scrupolosamente fissati con lauto anticipo dal nostro angelo custode. Ero in ascensore con Stefano, scendevamo per l'incontro, e mentre la mia rabbia aumentava, annunciavo al mio compagno di viaggio che ora avrebbe visto una versione "da guerra" di me stesso, poichè certi atteggiamenti proprio non li sopporto.
Bene, esco dall'ascensore come un guerriero greco (smettete subito di ridere!!!!), pronto a ripristinare la mia dignità di fotografo ignorato e...
Beh, scusa Vanessa, ma mi sono trovato davanti una delle donne più belle che abbia mai visto!!!
190 cm di bionda tedesca, con tanto di immancabili occhi azzurrissimi ed un sorriso quantomeno disarmante si è presentata davanti a noi, tendendoci la mano e chiedendoci se era tutto a posto...
Beh, vorrei davvero dirvi che ho difeso la mia dignità, che ho fatto valere le mie ragioni e che ho mantenuto un atteggiamento gelido e compassato, ma mentirei senza vergogna.
Dopo averla rassicurata che era tutto perfetto, che non c'era stato alcun problema e che ci dispiaceva moltissimo rubarle del tempo e crearle dei problemi, siamo tornati in camera a prendere l'attrezzatura per finire il nostro lavoro...
Naturalmente a Stefano è stato tolto il diritto alla parola, almeno finchè non avesse smesso di ridere, minacciando di segnalarlo come affetto da una malattia esotica in areoporto lasciandolo poi in quarantena al Charles De Gaulle.
Ora salvo ulteriori avventure, torneremo a casa e finalmente... VACANZE (voglio dormire almeno per una settimana consecutiva!!!).
Ne approfitto quindi per augurare buone vacanze a tutti, noi ricaricheremo le pile e poi ripartiremo alla conquista della Spagna.... Hasta la vista!!!!
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And here we are at the last hotel in Paris, Gare de l'Est.
Veterans from a gorgeous dinner with the previous director, watered by alcohol and followed by a horrible alarm clock at 5:30 a.m. to take pictures of the breakfast room (ok, this is the final confirmation that I 'm too old for certain things ...), we move in taxi with all our luggage to the final goal.
The hotel is an old building in Paris, with beautiful balconies and "lead" windows, but when we get there, none of the people who were identified as being responsible was there, and we were forced to work followed only by service personnel, of course very kind, but lacks of the necessary authority to be of help.
The day before our departure, we finally have the honor of knowing the deputy director. Of course it made me very nervous, no one until now has abandoned myself, totally unconcerned by my work, and skipping two meetings carefully planned with lavish advance by our guardian angel. I was in the elevator with Stephen, going down for the meeting, and as my anger grew, I announced to my traveling companion that now he would see a "war-version" of myself, because I really hate certain attitudes.
Well, I exit the lift like a greek warrior (stop laughing now !!!!), ready to restore my dignity as a photographer and...
Well, sorry Vanessa, but I found myself in front of one of the most beautiful women I have ever seen!
190 cm of German blonde, with an ever-blue eyes and an at least disarming smile, standing in front of us, shaking our hands and asking if everything was okay ...
Well, I would like to tell you that I have defended my dignity, I relied on my reasons and I have maintained a cold and formal attitude, but it woulb be a lie without shame.
After having assured her that everything was perfect, that there was not any problem and that we were sorry to steal a lot of time and create problems, we went back in our rooms to take the equipment and finish our work ...
To Stefano of course was denied the chance to speak, until, at least, he had stopped laughing, threatening him to report that he suffering from some exotic disease in airport and leaving him in quarantine at Charles De Gaulle.
Now, unless further adventures, we'll come back home and finally ... HOLIDAYS (at least I will sleep for a whole week !!!).
Then I take this opportunity to wish all a good holiday, we will recharge the batteries and then leave for the conquest of Spain .... Hasta la vista!
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Room # 603 - La Plage

Ebbene si, anche i parigini hanno una spiaggia!
In questo momento sono seduto sul balcone della mia camera che benedico ogni volta che il desiderio di una sigaretta mi assale (ormai quasi tutti gli hotel sono per non fumatori) e dall’alto dei miei sei piani affacciati direttamente su un canale, mi godo lo spettacolo variopinto di una massa multicolore di persone che affittano kayak, giocano a bocce, bevono, pattinano, corrono e tra poco inizieranno a ballare l’onnipresente Salsa. Opera del comune, sono bastati qualche tir di sabbia, un pò di transenne... et voilà... una zona prevalentemente studentesca si trasforma nell’attrazione estiva per cittadini e turisti.
La sera scatta l’ora dell’aperitivo ed i più furbi arrivano con zaini pieni di vino, birra e cibo portati da casa ed improvvisano un pic-nic sul canale. I meno creativi si affidano agli usuali chioschi ed ai locali per più banali e dispendiosi cocktail.
Dell’albergo che dire... è governato militarmente da un direttore (fortunatamente) maniaco della pulizia, dell’ordine e del rigore che oltre a ricordare il sergente di Full Metal Jacket, rende una passeggiata il nostro lavoro. Stamattina ho voluto toccare personalmente un letto, non c’era una piega neanche a cercarla con il microscopio ed ho seriamente temuto che fosse finto. Siamo stati seguiti tutto il giorno da uno stuolo di persone che chiedevano ogni tre secondi se tutto era a posto o se dovevano spostare qualcosa. Pare tuttavia che il nostro “sergente” sia molto amato dal personale, ma temo che gli incontri innaffiati di Champagne che organizza ogni due settimane sulla terrazza appositamente per loro, giochino un ruolo fondamentale nel sentimento provato.
Cambiando discorso, e per la gioia di chi legge solo per divertirsi alle mie spalle, ieri sera sono simpaticamente uscito dalla doccia con estrema disinvoltura, e dimenticandomi del balcone, delle tende aperte e di un palazzo della stessa altezza subito al di là del canale, ho trovato una signorina affacciata alla finestra... beh, non so chi dei due fosse più imbarazzato, ma di sicuro non vorrei ripetere l’esperienza!!! La sera, uscendo per cena, abbiamo scoperto che il palazzo in questione è il residence universitario, quindi tutto sommato poteva anche andarmi peggio (per i maliziosi: niente feste stile Animal House... abbiamo controllato, ovviamente!!!).
Domani ci trasferiremo nell’ultimo albergo della città, pronti a nuove avventure, ora scusate, ma doccia veloce (ho già chiuso le tende) e sento che il Pastis mi reclama... a la plage!!!
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Yes, the Parisians have a beach!
In this moment I’m sitting on the balcony of my room that I bless every time the desire for a cigarette assaults me (almost all the hotels are non-smoking) and from my six floors directly overlooking a canal, I enjoy this colorful spectacle of a multicolored mass of people who rent kayaks, drink, skate, runn and will soon begin to dance the ubiquitous “Salsa”.
Work of the municipality, were enough some tir of sand, some barriers ... et voilà ... an area predominantly for student becomes the summer attraction for citizens and tourists.
The evening takes the cocktail hour and the most clever come with backpacks filled with wine, beer and food brought from home and improvise a picnic by the canal. The less creative people rely on the usual Bungalows and Bars for more mundane and expensive cocktails.
What other to say ... the hotel is military governed by a general manager (thankfully) crazy for cleanliness, order and rigor, who not only remember the sergeant of Full Metal Jacket, but makes very easy our work.
This morning I wanted to personally touch a bed, there wasn’t a rinkle to find even with the microscope and I seriously feared that it was fake. We were followed all day long by a crowd of people calling every three seconds if everything was okay or if something were to move.
It seems that our "sergeant" is much loved by staff, but I fear that meetings sprinkled Champagne that organizes every two weeks on the terrace, specially for them, play a key role in the feelings experienced.
Changing discourse, and to the delight of the people that read only to have fun behind me, last night I went nicely out of the shower with great ease, and forgetting the balcony, the curtains open and a building of the same height just over the canal, I found a lady looking out the window ... well, I do not know who of us two was more embarrassed, but certainly I would not want to repeat the experience!
In the evening, going out for dinner, we discovered that the building in question is the university residence, and, well, things could make worse (for malicious: No Animal House-style parties ... we have checked, of course !!!).
Tomorrow we will transfer in the last hotel of the city, ready for new adventures, now sorry, but a quick shower (I have already closed the curtains) and I feel that the Pastis is claiming me... a la plage!!!
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